sabato 31 luglio 2010

Il chiarismo

Il chiarismo, termine coniato da Leonardo Borgese nel 1935, è un movimento pittorico dell'area milanese ispirato dall'architetto Edoardo Persico, redattore di "Casabella" e "Domus", critico d'arte e di architettura di idee anticonservatrici. Il movimento nasce con l'intento di creare nuove linee architettoniche e pittoriche in opposizione al neoclassicismo del novecento, Viene successivamente codificata nel 1936 da Guido Piovene per rappresentare la pittura di un gruppo di artisti operanti a Milano negli ultimi anni venti e i primi anni trenta. (Angelo Del Bon, Francesco De Rocchi, Cristoforo De Amicis, Umberto Lilloni, Adriano Spilimbergo, Renato Vernizzi, Goliardo Padova, Oreste Marini e altri).
I pittori chiaristi mirano tendenzialmente alla riconquista di una scioltezza di tratto di ispirazione post-impressionista e cromie libere dalle terre della tavolozza sironiana, lavoravano a una pittura dai colori chiari e dal segno leggero e intriso di luce, che oltrepassa il chiaroscuro del Novecento in nome di un colore carico di sentimento e di inquietudine. La loro è un'arte neo-romantica che subentra a quella neo-classica del decennio precedente. Eliminato il chiaroscuro accademico, veniva recuperata, con il lavoro all´aperto, una tipica trasparenza e leggerezza della tavolozza, in un anelito di riscoperta dei valori luministici propri all´arte dei primitivi lombardi.
Il Chiarismo ritrovava e rinnovava la pittura di paesaggio e di fiori; rendeva il ritratto immediato sottraendolo a forzature simboliche; proponeva spontaneità in composizioni soltanto apparentemente schematiche ma invero aggiornate sulla lezione delle avanguardie.
Persico individua le direttrici principali della pittura chiarista nella diffusa luminosità dei toni cromatici chiari, ricorrente, per la definizione volumetrica, non al chiaro-scuro, ma al tono su tono, nella forma costruita dalla luce e dal colore, nella soppressione del disegno e del segno, nella modernità della composizione anticlassica, spontanea e sciolta, apparentemente semplice, privata della profondità prospettica e privilegiante una soluzione di superficie: sono tutti elementi formali tipici di una pittura post-impressionista en plein air, che rende le ombre direttamente con il colore, alla maniera impressionista, che ricerca i più svariati effetti di luce e libera la gamma cromatica di una tavolozza ariosa e trasparente, in contrasto con l'impostazione neoclassicista e monumentale di Novecento.
Gli influssi rintracciabili nel Chiarismo non sono solo quelli dell'impressionismo francese e della scuola di Parigi, ma anche della grande pittura italiana del '300 e '400, del primitivismo di Rousseau e dell'opera di alcuni pittori italiani particolarmente cari a Persico, come Rosai, Martini e Birolli.
Fra i temi prediletti del Chiarismo si trovano i paesaggi e la natura in generale, ed il ritratto, che perde ogni aulicità ottocentesca per divenire immediato e naturale, privo di significati simbolici. Umberto Lilloni, personalità leader del gruppo, Francesco De Rocchi, Adriano di Spilimbergo, Angelo Del Bon e Cristofaro De Amicis sono i nomi più noti degli aderenti a questo movimento, che recupera la matrice lombarda di una pittura limpida e genuina, sostanzialmente figurativa, con tocchi intimisti e semplicità di linguaggio.
Tuttavia il Chiarismo non si può considerare riduttivamente un movimento strettamente lombardo, dato che, fuori dalla Lombardia, ha significative assonanze con la cosiddetta "scuola di Burano" che contava maestri del postimpressionismo come Pio Semeghini e Filippo De Pisis, oltre a validissimi pittori come Vellani, Marchi e Consadori, e più in generale esprime istanze di insoddisfazione nazionali, dirette contro la chiusura intellettuale e la ristrettezza di vedute delle contemporanee tendenze restaurative, sia in campo artistico che socio-politico.
Ai loro esordi i Chiaristi esposero alla galleria Bardi, quindi alla Galleria del Milione di Virginio Ghiringhelli, subentrata negli spazi di Bardi e all´Annunciata lungo il corso degli anni ´40.