martedì 28 settembre 2010

Villa Manin propone Munch e la pittura nord europea


Nel suo progetto pluriennale dedicato alle Geografie dell’Europa, e dopo la prima tappa costituita dalla rassegna che indagava le relazioni tra la pittura francese della seconda metà del XIX secolo e la contemporanea pittura nella nazioni del centro ed est Europa, Villa Manin propone il suo secondo importante appuntamento. Per un progetto, nella sua interezza, volto a studiare alcune delle maggiori evidenze della pittura europea tra la metà del XIX secolo e il primo decennio di quello successivo.
Munch e lo spirito del Nord. Scandinavia nel secondo Ottocento vuole, per la prima volta in Italia, costruire il racconto di una storia che identifichi appunto lo spirito del Nord con la pittura in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca. Specialmente dedicata al paesaggio, ma ben raccolta anche attorno al tema del ritratto e della figura, la mostra, composta di circa 120 dipinti provenienti specialmente dai musei scandinavi ma anche da alcuni altri musei sia europei che americani, si divide in cinque sezioni. Le prime quattro riservate alle scuole nazionali di quegli Stati, mentre la sezione di chiusura viene dedicata a Edvard Munch, con 35 opere in totale. Dunque una sorta di grande mostra nella mostra, prendendo in considerazione gli anni suoi di esordio vicini alla pittura dell’artista norvegese Christian Krohg già a partire dal 1881-1883 e poi i due decenni – l’ultimo del XIX secolo e il primo del XX – che ne hanno decretato l’universale fama e hanno creato quella sorta di sigla munchiana che caratterizza e sigilla quel darsi allo spazio interminabile del Nord così come è accaduto anche in letteratura.
Ma riandando alle scuole nazionali prima di Munch, alcuni dipinti a evidenziare, prima dello scavalcamento di metà secolo, la situazione della cosiddetta Golden Age in Danimarca, con le opere tra l’altro di Lundbye e P.C. Skovgaard. Così come in Norvegia una breve introduzione è riservata a Dahl, Balke e Gude; in Svezia a Larson, Berg e Wahlberg e in Finlandia a von Wright e Holmberg. Così da indicare, appunto attorno alla metà dell’Ottocento, il senso di una scoperta del vero naturale, che si affranca dalla nozione di paesaggio ancora post-settecentesco che, a parte alcuni casi di straordinaria qualità da Friedrich a Turner, rende non dissimili le varie nazioni europee in quella prima parte di secolo.
Poi la mostra prende il suo corso solenne, e così nuovo per l’Italia, dentro la seconda metà del XIX secolo, attenta a individuare attraverso la scelta dei dipinti quello sguardo che ha fatto del Nord un luogo non soltanto fisico ma anche dell’anima. E che quindi non può che trovare in Munch il suo logico e imprescindibile punto d’arrivo. Ma prima la schiettezza, la luminosità, il silenzio e il fragore del paesaggio nordico sono interpretazione che talvolta vira verso una problematicità che fa dei luoghi naturali un sentimento arcano e quasi primordiale. Questo senso del tempo fondo, la chiarità delle estati, la profondità delle notti invernali, il velluto del muschio dell’erba, il bianco dei fiori sotto il bianco delle lune estive, è quello che l’esposizione intende mostrare al pubblico italiano. Ovviamente grazie alla generosità dei principali musei di Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca, che con larghi prestiti hanno consentito di poter tracciare un panorama del tutto esaustivo di una vicenda pittorica che da alcuni anni non cessa di affascinare, attraverso alcune mostre sia in America che in Europa, il più vasto pubblico degli appassionati. E in questo senso strumento imprescindibile sarà il catalogo di studio, al quale hanno collaborato i maggiori studiosi di quelle nazioni.
Ovviamente la mostra non fa mancare alcuno dei principali protagonisti, a cominciare, in Danimarca, da Ring, Philipsen, Syberg, Gottschalk e soprattutto Hammershøi. A quest’ultimo, la cui vicenda straordinaria venne definitivamente scoperta alcuni anni or sono grazie a una fortunata mostra parigina, è dedicata un’intera sala, comprendente alcuni paesaggi ma soprattutto i fascinosi interni. Per la prima volta esposte in Italia, le opere di Hammershøi stanno all’apice, tra fine Ottocento e primi anni del secolo successivo, di un percorso che nasce nella luce di cenere degli interni olandesi seicenteschi, ma che tutto trasforma entro la misura di grigi infiniti, che talvolta virano sugli azzurri pallidi. Dando il senso della solitudine di figure che in quegli spazi non si muovono ma restano sospese, come il tempo potesse effettivamente bloccarsi una volta per sempre. E non tornare più.
Per proseguire tra gli altri, in Norvegia, con Nielsen, Backer, Thaulow, Krohg, Skredsvig; e poi Larrsson, Nordström, Zorn, Jansson, Prince Eugen, Strindberg in Svezia; Edelfelt, Gallen-Kallela, Järnefelt, Churberg, Halonen, Thesleff in Finlandia. Con quelle caratteristiche pittoriche che mettono sempre al centro l’immagine dell’uomo nel grande spazio della natura incontaminata e quasi immisurabile. Entro quel gioco che fa vicini il sentimento romantico e un certo gusto simbolista, come per esempio è bene evidente nel grande artista finlandese Akseli Gallen-Kallela.
La parte finale dedicata a Munch, dove anche una decina di opere su carta costituisce il necessario contrappunto all’opera pittorica, tocca il suo senso più alto nella scelta che dei dipinti è stata compiuta, per essere messi, quei dipinti, in relazione con i pittori scandinavi che Munch precedono. E insomma per costituire, nel loro insieme, quel grande coro tra natura e problematicità della stessa che danno infine il senso vero e compiuto di questa mostra e fanno della Scandinavia una terra che è luce e notte insieme. Il massimo della luce e il massimo della notte.

Informazioni
SEDE ESPOSIZIONE
Villa Manin - Piazza Manin, 10
33033 Passariano di Codroipo (UD)

ORARI
Dal 25 settembre al 1 novembre: tutti i giorni ore 9-19
dal 2 novembre a fine mostra: Da lunedì a venerdì ore 9-18
Sabato, domenica e festivi ore 9-19
Chiuso 24, 25, 31 dicembre 2010
Il 1 gennaio 2011 ore 11-19

BIGLIETTI
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 : studenti unversitari con attestato di iscrizione, over 65 anni, gruppi solo se prenotati (minimo 15, massimo 25 persone con capogruppo gratuito)
Ridotto € 6,00 : minorenni e scolaresche solo se prenotate (con due accompagnatori a titolo gratuito).
Ingresso gratuito: bambini fino ai 6 anni, giornalisti con tesserino, accompagnatore di portatore di handicap
Per il diritto di prevendita, con esclusione delle scuole: € 1,50

VISITE GUIDATE
Prenotate per i gruppi (massimo 25 persone): € 120
Per le scuole (solo se prenotate, massimo 25 unità): € 50
Non prenotate: € 7 a persona SOLO in caso di disponibilità del personale

Con esclusione delle scuole, le visite guidate verranno effettuate con l'ausilio di un apparato microfonio e cuffie personalizzate. Questo servizio è compreso nel costo della visita guidata.
Le scuole che non si servono si persoale incaricato da Linea d'ombra Libri devono avvalersi del proprio personale docente.
Per i gruppi con guida propria l'affitto obbligatorio delle cuffie è di € 80.
Non sono consentite visite guidate se non autorizzate dalla Direzione.

Per i visitatori singoli è prevista la possibilità di noleggio di audioguide.

ALTRE INFORMAZIONI
La vendita dei biglietti viene sospesa 45 minuti prima della chiusura
Il servizio di guardaroba è gratuito e obbligatorio per borse, borsette e zaini di qualunque dimensione.
Accesso e servizi per i disabili
Non è consentito l'uso di cellulari, macchine fotografiche o di altri apparecchi elettronici all'interno della mostra. Tali apparecchi potranno essere introdotti in mostra solamente spenti.
Non possono essere ammessi all'interno della mostra passeggini (al servizio guardaroba sono previsti marsupi gratuiti per i bambini), ombrelli ed animali.

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
Call center +39 0422 429999
Fax +39 0422 308272
biglietto@lineadombra.it
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ORGANIZZAZIONE
Linea d'Ombra
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